Alberto Sobrero ci mancherai

Salutiamo l’amico Alberto Sobrero, che ieri ci ha lasciato per il suo ultimo viaggio. Abbiamo perso una grande persona, un uomo umile e generoso, attento agli altri, geniale nel pensiero, lucido e coraggioso nelle sue analisi, dedito alla sua professione come pochi, sempre disponibile verso gli studenti. Sobrero ha realizzato moltissime pubblicazioni, ma il libro che ci piace ricordare è Hora de Bai, antropologia e letteratura delle isole di Capo Verde, il più bel libro su Capo Verde che sia mai stato scritto da un italiano. Del resto il suo amore per le isole di Capo Verde è stato manifestato ininterrottamente dal 1986, anno in cui visse a lungo a Santiago come antropologo sociale facendo il ricercatore sul campo nell’ambiente degli agricoltori. Alberto Sobrero ha riportato il suo amore per Capo Verde all’interno dell’Università, dove ha istituito una cattedra di letteratura capoverdiana, elargendo borse di studio ad allievi che si sono recati nell’Arcipelago per approfondite ricerche, e con risultati seri ed eloquenti. Basterebbe ricordare i libri di Martina Giuffrè sulle donne di Capo Verde. Il curriculum di Alberto Sobrero è molto ampio, dimostrando sempre molta attenzione verso i più fragili (da menzionare il suo impegno nello studio dei processi migratori in Italia, che hanno anche dato vita a importanti pubblicazioni, tra cui la curatela dei volumi Persone dall’Africa e culture della complessità.) Ma noi vogliamo ricordarlo soprattutto per il suo affetto verso Capo Verde, la sua disponibilità piena a partecipare ad ogni evento che Tabanka ha organizzato, il suo sostegno concreto e generoso per le iniziative di solidarietà, come il progetto “Amici di Adriana” e la Borsa di studio Willy. Capo Verde, per Alberto Sobrero, è un amore di gioventù mai più abbandonato. Ci mancherà molto.