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Terza lettera della 5° ed ultima fase del progetto di solidarietà “Amici di Adriana”

Submitted by on 08/11/2017 – 20:16No Comment

Roma, 31 ottobre 2017

Care amiche e cari amici,

come promesso nell’email circolare dello scorso luglio, vi scriviamo per tenervi al corrente, e con molta soddisfazione e gioia vi diamo solo buone notizie!

Innanzi tutto ancora un grande GRAZIE!

Grazie agli amici che hanno continuato a sostenere il nostro progetto di solidarietà.

Con il loro contributo agli inizi di ottobre abbiamo potuto dare il via a questa 5° fase del nostro progetto di solidarietà, e incominciare quindi i lavori per la ricostruzione della cucina e per un nuovo spazio destinato al pranzo!

(Vedi schizzo allegato n. 1)

In teoria si sarebbe ancora nella stagione delle piogge, ma anche a Capo Verde le precipitazioni quest’anno sono particolarmente scarse, anzi, più precisamente, da più di un mese non ha più piovuto, con grave pregiudizio delle coltivazioni.

Se continua così, quest’anno, il raccolto del principale prodotto agricolo di tutto l’Arcipelago, il raccolto del mais, fallirà tragicamente.

In passato, queste crisi hanno provocato molte vittime.

Ma speriamo ancora.

Intanto abbiamo incominciato a pagare una parte del materiale da costruzione, per un totale equivalente a 2.680,00 Euro. (Vedi allegato n. 2)

Poi, visto che i lavori procedono con molta rapidità (e con nostra grande soddisfazione!), abbiamo dato un secondo anticipo alla piccola ditta locale che sta operando, per un totale equivalente a 1.328,00 Euro. (Vedi allegato n. 3 e n. 4)

Vi mandiamo anche qualche immagine indicativa dell’inizio lavori. (Vedi allegato n. 5)

Apriamo qui una parentesi, che potrebbe apparire un po’ troppo tecnica, e per alcuni quindi noiosa, ma che in realtà dice molto sull’approccio rispettoso con cui abitualmente sosteniamo le situazioni locali.

Il primo preventivo che abbiamo avuto per questa 5° fase, prevedeva per tutta la costruzione esclusivamente l’utilizzo di blocchi di cemento.

Su consiglio dell’amico Toni (un imprenditore italiano, grande esperto di realtà capoverdiane) abbiamo discusso e alla fine abbiamo spinto e convinto affinché il nuovo edificio prevedesse la costruzione dei muri principali in pietra locale, come tradizionalmente si è sempre fatto. Costruire in pietra locale significa tempi più lunghi, e quindi aumento del costo della manodopera, ma allo stesso tempo significa un rilevante risparmio sui blocchi di cemento (abbastanza costosi poiché il cemento è un prodotto che viene da fuori, dopo un lungo viaggio in nave).

Ora, un secondo preventivo, che appunto prevede l’impiego di pietra locale, pur registrando un aumentando del costo della manodopera, ha registrato anche un risparmio di circa 1.000 euro alla voce “blocchi di cemento”. Fantastico, no!?!

Per noi è una piccola vittoria, poiché (a parte il risparmio) preferiamo di gran lunga pagare qualcosa di più le maestranze locali, piuttosto che continuare ad arricchire i grandi commercianti e i produttori di cemento.

E da ultimo, se ne avvantaggia anche l’aspetto estetico, poiché i muri in pietra a vista sono un’opera d’arte (che ora rischia di scomparire per la prepotente invasione dei grigi blocchi di cemento).

Pensando alle intenzioni delle istituzioni locali di sviluppare a S. Nicolau un agriturismo e un ecoturismo equo e sostenibile, anche questo aspetto estetico ha la sua importanza.

Chiusa parentesi tecnica.

Ora stiamo aspettando i preventivi più specifici che riguardano gli infissi, l’impianto elettrico e l’impianto idrico.

Quanto a noi qui a Roma, vi manderemo presto il programma di qualche iniziativa che abbiamo intenzione di tenere per raccogliere i 5.000 euro che ancora ci mancano.

(Vedi preventivo che vi abbiamo già mandato a luglio)

Ricordiamo in fine, a chi non avesse ancora contribuito, di non dimenticarci: abbiamo bisogno del sostegno di tutti, di tutto il sostegno possibile!

Noi, Adriana e i suoi 15 “figli”, tutti abbiamo fiducia in voi.

Un abbraccio caloroso!

Il direttivo di Tabanka onlus

(Bia d’Skemada, Francesca, Linda, Lou, Marzio)

Qui sotto l’IBAN di Tabanka:

Conto Tabanka onlus presso Banca Credito Valtellinese

IT10B0521603229000000008679

 

All 1_schizzo casa Adriana

 

All 5_Cucina e pranzo 01

All 5_cucina e pranzo 02

 

All 5_Cucina tradizionale 03

All 5_Cucina tradizionale in pietra 04

 

Allegato 2_Ricevuta materiale ottobre 2017

Allegato 4_Versamento operai 02_72

 

Allegato 3_Versamento operai 01_72

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